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Targhe professionali: le regole per l’affissione

Pensiamo agli studi professionali, ai notai, agli avvocati, agli architetti: tipicamente tutti questi professionisti presentano uffici più o meno ampi all’interno di palazzi dedicati parzialmente o esclusivamente a uffici e luoghi di lavoro. Ecco che allora arriva la necessità di installare, sia all’esterno – nei pressi dell’ingresso – che all’interno – sul pianerottolo di riferimento – delle targhe professionali, ovvero delle piccole insegne che indichino la presenza dello studio. Questa necessità è dettata a sua volta da due bisogni: da una parte, aiutare chi sta cercando quello studio a individuare prima il palazzo giusto, e in seconda battuta la porta giusta; le targhe professionali sono inoltre un utile elemento promozionale, informando tutti i passanti della presenza di una tale impresa in quel palazzo. E tutto questo a fronte di costi di creazione e di installazione delle targhe professionali effettivamente molto ridotti. Ma quali sono le regole per l’affissione delle targhe professionali? Esistono delle tasse da pagare al comune? E cosa dicono i regolamenti condominiali a questo proposito?

Le regole in generale per l’affissione di insegne pubblicitarie

Come è noto, esistono delle tasse da pagare per l’installazione di insegne commerciali. Questa imposta, però, è prevista solamente nel caso in cui la tabella pubblicitaria in questione superi una certa superficie. Più precisamente, è dovuto il pagamento di una tassa solamente per le affissioni con una superficie maggiore ai 3 metri quadrati. Si capisce quindi che, nel caso delle targhe professionali – tipicamente di dimensioni ridotte – non è prevista nessuna imposta.

Capiamo dunque che chiunque abbia una regolare attività commerciale – regolarmente registrata – può effettivamente installare una targa professionale personalizzata, senza dover pagare alcuna tassa. Ma cosa dicono invece le regole del condominio?

Installazione delle targhe professionali: le regole condominiali

La normativa alla quale fare riferimento per l’affissione di targhe per studi professionali è l’articolo 1102 del Codice Civile. Qui si sottolinea che ogni condomino può utilizzare gli spazi comuni a proprio vantaggio, a patto di non cambiare la loro destinazione d’uso. E quando si tratta di ingresso e di pianerottoli si parla per l’appunto di spazi comuni, e lo stesso discorso vale per androni, cortili e facciate. Di per sé, quindi, l’affissione di targhe professionali in queste aree è assolutamente permessa, come peraltro sottolineato dalla Corte di Cassazione con la sentenza 6229 dell’86.

A partire da queste normative, non è necessario chiedere alcun permesso speciale all’assemblea dei condomini. Sarà sufficiente invece comunicare la volontà di posizionare la targa professionale all’amministratore del condominio, inserendo nella comunicazione tutti i dati: la data di installazione, le misure della targa, le scritte che vi verranno inserite e i colori usati, così da non avere brutte sorprese. Le cose da rispettare sono essenzialmente due: la targa professionale, una volta installata, non dovrà incidere sul decoro del palazzo, né creare disagio; in secondo luogo, l’installazione della targa non dovrà essere tale da impedire ad altri l’esposizione di ulteriori targhe pubblicitarie o informative.

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