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Come disporre i quadri sulla parete? Alcune regole

Chi sta apportando gli ultimi tocchi al proprio appartamento per renderlo davvero come desiderato ha una sezione particolarmente amata del nostro e-commerce: pensiamo ovviamente a quella dedicata alla stampa personalizzata di fotoquadri, la quale può essere effettuata con qualsiasi tipo di immagine su pannello sandwich o su tela canvas. Ecco che allora ognuno può creare da sé i quadri e fotoquadri con cui arredare i propri spazi, partendo da fotografie realizzate con la propria macchina fotografica, da foto scaricate online, da dipinti o da grafiche curiose. Ma come disporre poi i quadri sulla parete una volta acquistati nel nostro negozio online? Come farli dialogare con gli altri elementi d’arredo, e come affrontare le composizioni di più fotoquadri? Ecco alcune regole di base da non trascurare.

Come disporre i quadri sulla parete? L’altezza

Partiamo dall’altezza dei quadri: qual è quella giusta? A nessuno dovrebbe venire in mente di certo di appendere un quadro nel punto più alto della parete, lì dove il muro incontra il soffitto. L’altezza deve essere tale da permettere il pieno godimento dell’opera: per questo tendenzialmente il centro del quadro, se di dimensioni non particolarmente grandi, dovrebbe essere ad altezza occhi, circa a 160 centimetri. Dipende però anche dalla posizione: se il quadro si trova di fronte a un divano, e quindi è pensato per essere guardato da seduti, la sua altezza non dovrebbe essere eccessiva: il centro dovrebbe trovarsi a 100 centimetri circa.

Il dialogo con l’arredo per posizionare i quadri

I quadri all’interno delle varie stanze dovrebbero dialogare con l’insieme degli elementi. E se quindi è certamente vero che la posizione viene influenzata dalla posizione di porte e di finestre, nonché dalla direzioni impresse da corridoi ed entrate, è vero anche che i quadri devono creare una sorta di equilibrio. Ecco allora che, per esempio sopra a una madia, un quadro potrà essere messo in posizione centrale, oppure eventualmente laterale, andando però a posizionare poi sulla madia stessa un elemento d’arredo per “bilanciare” la presenza del quadro stesso. Va poi detto che ci sono elementi che difficilmente possono dialogare con dei quadri: pensiamo ovviamente al televisore, nonché spesso alle librerie.

La parete sopra al divano e quella dietro al letto

La parete sopra al divano è tra i punti principali in cui è possibile e vantaggioso posizionare dei quadri. Sarebbe però bene stare attenti ad andare a occupare con il quadro la giusta superficie: quella che serve è una cornice che vada a occupare almeno due terzi della lunghezza del divano, ma che non risulti più grande della sua lunghezza complessiva. Ecco allora che il divano finisce nella maggior parte dei casi per essere dominato da grandi quadri, oppure eventualmente da degli importanti dittici.

Altra parete particolarmente versata per il posizionamento di quadri è quella dietro al letto: le regole sulla larghezza sono le medesime rispetto a quelle del divano.

Le composizioni di quadri

Non è ovviamente da scordare l’affascinante possibilità di creare delle composizioni di quadri di dimensioni piccole e medie. È possibile andare a creare delle linee o delle griglie perfettamente ordinate di quadri con gli stessi formati e dimensioni, oppure delle disposizioni libere. Le quali, però, non dovrebbero essere disordinate o totalmente anarchiche: è sempre bene seguire una forma geometrica immaginaria complessiva, sia essa un quadrato, un triangolo oppure un cerchio, progettando un layout a partire dai quadri più grandi.  

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