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Occhio ai font più odiati

Ci sono prodotti di stampa in cui davvero non si può sbagliare tipo di font. Certo, quando scriviamo sul nostro computer, sul nostro Word, possiamo usare tutti i font che vogliamo. La faccenda cambia nel momento in cui mostreremo al mondo esterno quella stessa stampa, perché ogni font porta con sé diverse sensazioni, differenti associazioni, e via dicendo. Ci sono font più eleganti, font più esuberanti, font che vengono usati raramente e altri che invece sono stati abusati nel tempo, e che magari sono legati a doppio nodo con un certo brand, un certo settore, e via dicendo. Quando si creano striscioni pubblicitari, targhe o insegne, è bene avere la certezza di non usare quelli che sono ormai conosciuti come “i font più odiati”. Vediamo la lista!

I font più odiati, da evitare

Occhio, non stiamo affatto dicendo che i font che elencheremo qui sotto non abbiano i loro pregi, o che non piacciano a nessuno. Anzi, nella maggior parte dei casi questi font sono arrivati in questa lista proprio per il loro abuso negli ultimi anni.

Comic Sans: tra i font più odiati, il Comic Sans è sicuramente quello che svetta sopra a tutti gli altri per un certo disprezzo generalizzato. Perché? Prima di tutto perché questo font sans serif, e quindi senza grazie, è molto riconoscibile. In secondo luogo perché questo carattere progettato dalla Microsoft Corporation negli anni Novanta è stata utilizzatissimo, finendo per creare una certa noia. Essendo creato fin dall’inizio per ricreare i caratteri dei fumetti, è assolutamente da evitare soprattutto in tutte le situazioni in cui si voglia trasmettere un minimo di professionalità.

Times New Roman: qualcuno potrebbe esserne sorpreso. Eppure è proprio così: il carattere tipografico con grazie che in diversi casi è la scelta predefinita dei software per la scrittura attira su di sé il disprezzo di moltissimi. Di certo la scelta di questo font denoterebbe una probabile mancanza di fantasia.

Papyrus: ecco un altro font che entra di diritto nella lista dei più odiati. In tanti lo indicano come il font più adatto a chi non capisce nulla di font. Ad allargare ulteriormente la platea delle persone che disprezzano Papyrus c’è il fatto che questo font – o qualcosa di estremamente simile – è stato usato per il logo del film di grande successo Avatar, scatenando non pochi commenti ironici sulla “pigrizia” del graphic designer.

Helvetica: l’Helvetica è un font molto leggibile, esteticamente appagante, semplice. Queste ottime doti lo hanno però reso estremamente comune, tanto da venire a noia a molte persone. Meglio evitare di usarlo nelle proprie stampe fisse!

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