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Insegne: come scegliere il font giusto

Come scegliere il font giusto per la tua insegna? Il tuo obiettivo, attraverso l’insegna del tuo negozio – che può essere un’insegna luminosa, un’insegna 3D, un’insegna in plexiglass e via dicendo – è quello di attirare l’attenzione dei passanti, di incuriosirli, e di spingerli a entrare all’interno del tuo punto di vendita. Negozi di abbigliamento, ristoranti, parrucchieri, supermercati, tabaccherie, gelaterie, alberghi: non si contano le attività che puntano tantissimo sulla propria insegna per aumentare il numero di clienti!

I fattori da tenere in considerazione sono tanti. Le dimensioni, i colori, le immagini, il messaggio, lo sfondo, il materiale, l’illuminazione…e di certo è necessario pensare anche al font! Vediamo come scegliere quello giusto.

Come deve essere il font della tua insegna

Scegliere il font giusto per stampare la tua insegna significa scegliere uno stile in grado di attirare la curiosità dei passanti. Deve essere una scritta riconoscibile, originale, che sappia trasmettere qualcosa circa la filosofia e la personalità del tuo business. Ma non è tutto qui: il font che sceglierai per la tua insegna deve essere anche facilmente leggibile. Esistono infatti dei font magnifici, artistici, che sembrano delle opere d’arte, ma che vanno a costruire delle insegne effettivamente poco leggibili, il cui messaggio non viene immediatamente compreso, proprio per la complessità del font utilizzato. Meglio, insomma, non dare un peso eccessivo all’estetica e alla ricerca stilistica, senza rischiare di trascurare la leggibilità del messaggio!

Con o senza grazie?

Ecco il primo grande quesito che si deve porre chi deve scegliere un font per un’insegna commerciale: con o senza grazie? I font si suddividono infatti in due grandi gruppi. Da una parte ci sono quelli caratterizzati da grazie, ovvero i font Serif, che presentano alle proprie estremità degli allungamenti ortogonali conosciuti per l’appunto come grazie; dall’altra parte ci sono invece i font Sans Serif, senza questi orpelli, che per la loro semplicità vengono definiti anche font “bastoni”. In linea di massima, i font con grazie risultano più tradizionali, più eleganti, mentre quelli senza grazie sono più contemporanei, più puliti, più minimalisti. Ma queste sono solo distinzioni di massima: è possibile ottenere un’insegna molto moderna anche con dei font Serif, come ottenere delle insegne eleganti e raffinate anche con dei font Sans Serif.

I font più usati

Basta percorrere le vie dei nostri centri cittadini per scorgere decine e decine di font diversi usati per le insegne commerciali. Ci sono insegne con font calligrafici, altre insegne con font handwritten, e tante altre insegne che presentano invece dei font conosciuti, normati, e per l’appunto apprezzati a livello internazionale. Al di là delle opzioni calligrafiche o prettamente creative, infatti, esistono alcuni font che sono particolarmente diffusi nel mondo del marketing, e che pur nella loro popolarità continuano ad avere un buon impatto.

Pensiamo a uno dei font più classici e usati nel mondo della stampa, ovvero il Bodoni, che da oltre 2 secoli primeggia tra le opzioni più diffuse, con il suo alternarsi tra linee spesse e sottili tipico delle evoluzioni del Lapidario Romano. Decisamente più moderno e semplice è l’Avenir alla fine degli anni Ottanta, creato da Frutiger, padre tra l’altro dell’omonimo font usato diffusamente negli aeroporti come in tantissimi loghi. Chi vuole un font versatile, riconoscibile e apprezzato a livello internazionale potrebbe poi optare per l’Helvetica, un vero e proprio “usato sicuro”.

E tu, quale font userai per la tua nuova insegna?

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